Nel 2016, la lungimiranza dell’informatica, rappresentata da IBM, aveva già coniato lo slogan “Welcome to the Cognitive Era, Outthink Your Limits”. Questo era un chiaro segnale di come IBM stesse anticipando una trasformazione radicale nel modo in cui le tecnologie cognitive e l’intelligenza artificiale avrebbero rivoluzionato non solo il settore tecnologico, ma anche la vita quotidiana e il mondo degli affari.
Nell’Era Cognitiva, le macchine non sono più semplici esecutrici di compiti predefiniti, ma diventano partner intelligenti che possono comprendere, ragionare e imparare. IBM Watson è stato l’emblema di questa trasformazione, mostrando al mondo come l’intelligenza artificiale potesse essere applicata in settori diversi come la sanità, la finanza, il servizio clienti e molto altro.
La promessa di “Outthink Your Limits” era un invito a spingere oltre i confini tradizionali, a utilizzare la tecnologia non solo per automatizzare, ma per innovare, creare e risolvere problemi complessi in modi che prima erano impensabili. IBM incoraggiava aziende e individui a sfruttare il potere delle tecnologie cognitive per ottenere insights preziosi dai dati, migliorare i processi decisionali e offrire esperienze personalizzate.
L’approccio di IBM non si fermava alla pura tecnologia; includeva anche una visione etica e responsabile dell’intelligenza artificiale. La compagnia sottolineava l’importanza di costruire sistemi trasparenti, equi e sicuri, che rispettassero la privacy e i diritti degli utenti.
Con il passare degli anni, questa visione ha continuato a evolversi, influenzando lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e contribuendo a plasmare il futuro dell’informatica. Oggi, l’eredità di quella visione pionieristica è evidente nelle molteplici applicazioni dell’intelligenza artificiale che stanno cambiando il nostro mondo, rendendolo più interconnesso e intelligente.
Nicola