E tu, che social usi?

I social media si spartiscono il mondo, e la nostra amata e decantata privacy personale viene regalata gratuitamente.
Nel vasto panorama dei social media gratuiti (dove il prodotto sei tu), è possibile identificare alcune principali piattaforme, ognuna caratterizzata da dinamiche e comportamenti distinti. Questa divisione riflette non solo le diverse modalità e moralità di interazione online, ma anche le varie personalità e preferenze delle persone nel mondo reale.
Il tutto viene naturalmente sfruttato dagli analisti, tramite l’ausilio dell’intelligenza artificiale, per poter capire i tratti psicologici di determinati stati o regioni e proporre, a loro piacimento, prodotti e sistemi per il mercato reale.
Li ho distinti in 5 tipologie principali:
1) Il Social da “chiacchiere da Bar”
Questo tipo di social è paragonabile alle conversazioni rumorose e animate che si possono trovare nei bar. Qui, la regola è che più accusi qualcuno o più esageri nelle affermazioni, maggiore sarà l’attenzione e i “mi piace” che otterrai. Le discussioni sono spesso polemiche e provocatorie, e le interazioni sono guidate dal desiderio di creare scalpore e dibattito. Questi utenti tendono a essere estroversi, assertivi e amano il confronto diretto, se non addirittura la lite.
2) Il Social di “poche parole”
Su queste piattaforme, l’obiettivo è fare affermazioni sensazionali nel minor numero di parole possibile. Una singola frase ben calibrata può smuovere opinioni e attirare un gran numero di “mi piace”. La comunicazione è rapida e incisiva, con un’enfasi sulla brevità e sull’impatto immediato. Gli utenti di questo tipo sono spesso abili, non dibattono quasi mai e sono concisi nel comunicare in modo sintetico. La finalità di solito è indurre una reazione esterna al social stesso su grande scala.
3) Il Social della “verità e riflessione critica”
Qui, la sincerità e l’accuratezza sono fondamentali. Ogni affermazione deve essere ben ponderata e supportata da fatti. Le opinioni sono valutate con occhio critico e i “mi piace” sono rari e preziosi. Gli utenti di queste piattaforme sono spesso professionisti o appassionati di argomenti specifici, che cercano contenuti di alta qualità e discussioni approfondite. Questi individui sono analitici, riflessivi e orientati ai dettagli, apprezzano la profondità e la sostanza nei contenuti. La finalità di solito è quella di farsi notare in ambienti altamente professionali.
4) Il Social dell’esposizione personale”
Su questi social, il concetto di “più mi denudo, più mi piace” è prevalente. L’attenzione è rivolta all’aspetto fisico e all’esposizione personale, con una grande enfasi sull’apparenza. Le immagini e i video sono i contenuti principali, e l’interazione si basa sull’attrattiva visiva e sull’esibizione di sé. Gli utenti di questo tipo sono spesso estroversi, vanitosi, confidenti e focalizzati sull’immagine di se stessi. La finalità maggiore è la presentazione e valorizzazione del proprio aspetto fisico.
5) ll Social del “comportamento “bizzarro”
Su queste piattaforme, l’essere stravaganti e fare lo scemo è ciò che attira più “mi piace” e visualizzazioni. L’originalità e la capacità di far ridere sono le chiavi del successo. Gli utenti competono per essere i più divertenti e strambi, creando contenuti che puntano a intrattenere e sorprendere. Questi individui sono creativi, estrosi e con un grande senso dell’umorismo, spesso cercano di rompere la monotonia con la loro unicità. La finalità è spesso quella di far vedere dei loro tratti personali che nella vita comune sono celati a molti e di norma sono visibili solo a parenti/amici/conoscenti della vita reale.
Resta inteso che alcuni argomenti vengono poi travasati da un social a un altro, ma i punti di partenza sono questi.
E tu, che social usi?
Nicola